minorenni senza ricetta per pillola dei cinque giorni dopo

minorenni senza ricetta per pillola dei cinque giorni dopo

La pillola dei cinque giorni dopo potrà essere acquistata in farmacia senza ricetta anche dalle minorenni, come le Zigulì.
Lo ha annunciato con argomentazioni a dir poco surreali Nicola Magrini, direttore dell’Aifa, che ha precisato che si tratta di uno “strumento etico in quanto consente di evitare i momenti critici che di solito sono a carico solo delle ragazze”.
E che ci vuole dire Magrini, che la condivisione dell’acquisto con il farmacista, senza mettere di mezzo il medico con la sua ricetta, può aiutare le quindicenni che temono di essere rimaste incinta? Quale sarebbe l’eticità superiore del farmacista, rispetto al medico?
Forse perché Magrini ha specificato: “Voglio sottolineare che si tratta di contraccezione di emergenza e che non è un farmaco da utilizzare regolarmente. Al momento dell’acquisto in farmacia il farmaco sarà accompagnato da un foglio informativo che ha lo scopo di promuovere una contraccezione informata ed efficace ed evitare un uso inappropriato della contraccezione di emergenza”.
Siamo certi che le quindicenni e le quattordicenni saranno molto colpite dalle affermazioni di Magrini – personaggio notoriamente popolare fra i teenagers – e sicuramente leggeranno con attenzione il foglio illustrativo, come sono soliti notoriamente fare tutti i quindicenni del mondo quando acquistano da soli le medicine per sé.
E chissà perché, dubitiamo che nel foglietto illustrativo scriveranno che il prodotto può avere anche un effetto antinidatorio, cioè che, se è presente un embrione, ci può essere un aborto precocissimo: la cosiddetta “contraccezione di emergenza”, infatti, non ha un effetto solo contraccettivo, ma non viene mai spiegato.
Ma c’è mamma Aifa a rassicurarci: L’Aifa “svilupperà un sito ad hoc, con indicazioni approfondite sulla contraccezione. La contraccezione, infatti, di cui la pillola anticoncezionale rappresenta una possibile opzione, consente a tutte le donne di programmare una gravidanza”.
Con il sito siamo tutti definitivamente tranquilli: è proprio la risposta alla questione educativa degli adolescenti che ci aspettavamo da questo governo, per non parlare della denatalità.
Ma forse non c’è tanto sarcasmo da fare, quanto piuttosto amarezza e sconcerto per decisioni che contribuiscono a fare il male dei nostri ragazzi.
C’è un chiaro intento di lasciare sole le donne di fronte alla propria sessualità.
Sole con l’aborto con la RU486, sole con la pillola dei cinque giorni dopo.
E adesso è evidente che quella del consenso informato e della libertà di scelta è solo pura retorica. Dove trova le informazioni una ragazzina? Così non avrà più neppure una occasione di intercettare un adulto, in queste situazioni. A chi chiede, con chi si confronta? Con il sito dell’Aifa?
Come può una quattordicenne essere “libera” di scegliere di prendersi la pillola dei cinque giorni dopo in farmacia, dopo aver avuto “liberamente” un rapporto sessuale?