20 Gennaio tangentopoli ultimo atto: qualche pensiero turbato
Tangentopoli ultimo atto: qualche pensiero turbato. UNO: il primo pensiero turbato è per i cattolici “turbati” dalla vita privata di Berlusconi, ai quali vorrei rinfrescare la memoria. Ricordo per esempio che la legge 194 è stata approvata da un parlamento con molti più cattolici di quanti ce ne sono adesso, e votata e promulgata da “specchiati” politici cattolici. Ricordo poi che la legge 40 – una delle più restrittive in occidente – è stata emanata da un precedente governo Berlusconi. Ricordo pure che cattolici dalla vita personale integerrima come Romano Prodi e Rosi Bindi (che con Lele Mora non hanno niente a che fare) ci stavano regalando le coppie di fatto anche omosessuali, con i DICO, anticamera di Zapatero, e al referendum sulla 40 non si sono astenuti. E ricordo che Silvio Berlusconi ha rischiato il più grave scontro istituzionale della storia della Repubblica, cercando di salvare Eluana Englaro con un decreto. Scusatemi: quali sarebbero i valori non negoziabili? Non è questione di approvare certi comportamenti: sto parlando d’altro. Quando voto, io cerco chi ha una linea politica condivisibile, che per me non c'entra col fatto che un uomo adulto a casa sua va a letto con donne consenzienti (e se questo fosse reato, l’Italia sarebbe un’immensa galera…). Per rispondere ai reati che gli sono contestati, il Presidente del Consiglio deve poter andare davanti ai tribunali legittimi, e quindi non certo alla procura di Milano. Lui chiede di difendersi davanti al tribunale competente, quello dei Ministri. Per chi non lo sapesse, il Tribunale dei Ministri è un tribunale fatto da normali giudici in normale carriera, ma tirati a sorte. Questo proprio per evitare accanimenti di tipo politico: estrarli a sorte è una garanzia in più. Per chi veramente ha fiducia nella giustizia, vanno bene i magistrati tirati a sorte. Chi vuole invece che Berlusconi vada davanti ai giudici di Milano, non ha fiducia nella magistratura, ma solo nella Procura di Milano, evidentemente perché dal 1994 imbastisce continuamente processi contro Berlusconi. DUE: il secondo pensiero turbato è dedicato al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Lui è preoccupatissimo perché il paese è turbato. Io però ricordo che in un’altra occasione il nostro paese è stato molto più turbato di adesso, ma lui sembrò – diciamo così – molto meno sensibile. Mi riferisco al suo rifiuto di firmare il decreto – proposto dal governo Berlusconi, da QUESTO governo –che avrebbe salvato Eluana. Un rifiuto che motivò dicendo che non c’erano le condizioni per l’urgenza …. non c’erano festini a “turbare” il paese, ma una donna che stava morendo disidratata. Come è andata a finire lo sappiamo: i “turbamenti” altrui non gli fecero cambiare idea. Due anni prima invece era stato tanto turbato dal fatto che Piergiorgio Welby non riuscisse a ottenere l’eutanasia. Ma per molti anni, prima, non era parso turbato dai gulag dell’Unione Sovietica o dalle dittature sovietica, polacca e negli altri paesi dell’Est, quando Woityla era ancora cardinale, e chiedeva libertà per il suo popolo e per la Chiesa perseguitata. Per quanto mi riguarda, sono anche questi episodi a definire l’uomo Giorgio Napolitano. TRE: terzo pensiero turbato. Oggi le 14 ragazze coinvolte nelle intercettazioni hanno ricevuto una lettera di sfratto dall’amministratore del condominio dove abitano, V. olgettina 65, con la seguente motivazione: danno al decoro del condominio. Siamo ansiosi di conoscere la vita immacolata dei rimanenti condomini, e aspettiamo pure di vedere che cosa faranno i paladini dei diritti che si battono contro le discriminazioni. Da parte mia, un consiglio alle ragazze: visto che siete in numero pari, dichiarate di essere sette coppie omosessuali conviventi. Vedrete che non vi sfratteranno più: sicuramente riterranno caduta la motivazione.