Charlie, ovvero eutanasia di stato

Charlie, ovvero eutanasia di stato


Domani si aprirà la pagina più nera per il piccolo Charlie. Gli staccheranno il ventilatore e lo lasceranno morire in ospedale, negando anche l'ultima richiesta dei genitori, che almeno volevano stare con lui, a casa, nell'ultimo giorno della sua vita. Difficile pensare qualcosa di più crudele. Una vera e propria eutanasia di stato, come ha commentato Eugenia Roccella. Tutti i responsabili di questa storia ne dovranno rispondere davanti a Dio.

Per la cronaca, girano in rete notizie false: non è vero che i genitori hanno rifiutato le cure palliative, in passato, come pare scrivano sedicenti infermiere che ci ricamano sopra pure discorsi pseudo-cattolici. Lo scorso aprile ai genitori è stato proposto per Charlie il distacco del respiratore insieme alle cure palliative, cioè esattamente quel che gli stanno facendo adesso. Prima lo sedano e poi gli staccano il respiratore, per non farlo soffrire mentre soffoca.  A questo i genitori hanno detto no, da sempre. 

Oggi su Avvenire un mio editoriale, per spiegare il più chiaramente possibile lo stato dei fatti.

#JesuisCharlie